lunedì, luglio 11, 2005

Il Reddito di Cittadinanza

Negli ultimi mesi in Italia si è parlato di Reddito di Cittadinanza (RdC).
In Campania il RdC è stato messo in atto nel 2004, in via sperimentale per 3 anni. Le graduatorie sono state ultimate entro il 10 di marzo e i beneficiari dovrebbere aver avuto diritto agli arretrati delle mensilità di dicembre, gennaio e febbraio.
Nella sostanza vengono forniti contributi monetari mensili non superiori a 350 euro per nucleo familiare alle famiglie con reddito annuo non superiore ai 5000 euro (ciò vuol dire neanche 800 euro mensili comprensivi di RdC). Qui trovate nel dettaglio tutte le specifiche del caso.

Nella realtà dei fatti il RdC così gestito ha provocato solamente illusione e "ostilità tra poveri" anche se il sindaco Bassolino lo annunciò in questa maniera: «E una straordinaria pratica sociale, speriamo che nei prossimi tre anni vi sia qualcosa di analogo a livello nazionale»

Il 16 giugno del 2005 anche Pietro Marrazzo parla di questo modello di RdC:

“Una presenza istituzionale per sottolineare l’attenzione che le regioni nutrono verso strumenti come il reddito sociale, in una fase in cui il nostro Paese sta vivendo, al di là delle situazioni drammatiche della fascia sociale degli indigenti, una preoccupante crescita della precarizzazione del lavoro”. Lo ha detto Piero Marrazzo, presidente del Lazio, regione che ha assunto il coordinamento, per la Conferenza delle regioni e delle province autonome, della commissione ‘Istruzione, Lavoro, Innovazione e Ricerca’, in occasione della presentazione, da parte dell’assessore alla Sanità e alla solidarietà sociale della Basilicata, Rocco Colangelo dell’iniziativa legislativa ‘reddito di cittadinanza’ per l’inclusione sociale. In sintesi, la regione intende assegnare dei contributi per l’inclusione sociale, finalizzati a elevare i nuclei familiari dalla soglia di povertà, ma insieme a percorsi di inserimento formativo ed occupazionale. “E’ importante - ha spiegato Marrazzo - che il Parlamento arrivi a definire un testo unificato in tale materia. E’ però altrettanto importante definire chi dovrà governare l’applicazione di uno strumento di questo genere. Sono convinto che, in base alle esperienze già fatte e alle prime sperimentazioni avviate, ma soprattutto a quanto previsto dal Titolo V della Costituzione, debbano essere le regioni il livello istituzionale di riferimento, sulla base del principio di sussidiarietà e, quindi, con gli enti locali”.


Questo è invece il disegno di legge presentato su iniziativa popolare dal Sindacato SAUS.

Art. 1 - L'EURO, all'atto dell'accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito a tal fine nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L'EURO è pertanto proprietà del portatore.

Art. 2 - Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito causato dalla accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2° co. dell'art.42 della Costituzione.

Art. 3 - Accettata la proprietà dell'EURO in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all'origine quanto necessario per le esigenze fiscali di pubblica utilità.

Art. 4 - Norma transitoria. E' concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione.

In questo caso si che possiamo parlare di vero Reddito di Cittadinanza (art 2). Ma è impensabile farlo senza aver prima considerato la proprietà della moneta (art 1).
Mi chiedo. Il sindaco Bassolino o il presidente regionale Marrazzo, sono a conoscenza di questo fatto?
Quando il primo auspica "qualcosa di analogo a livello nazionale" ed il secondo "l'importanza che il Parlamento emetta un testo unificato su questa materia", cosa intendono?
Perchè non dicono a chiare lettere che il loro Reddito di Cittadinanza è l'ennesima freagura che non potrà mai risolvere problemi, semmai li posticiperà di qualche tempo. Dare qualche centinaio d'euro a chi ne guadagna meno di 500 al mese non risolverà, purtoppo, nulla. Colui che riceverà questo RdC rimarrà sempre sull'orlo della sussitenza.
O pensate che un nucleo familiare possa vivere con 850 euro al mese?

E' il sistema che va cambiato. E' urgente oggi più che mai, riconoscere la truffa che ruota attorno alla creazione di moneta.
Allora riparleremo di Reddito di Cittadinanza UNIVERSALE.

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