La moneta euro e la sovranità monetaria
SEMINARIO SU "LA MONETA EURO E LA SOVRANITA’ MONETARIA""Suicidio da insolvenza: il carbonchio della grande usura"
Al Seminario che è ha avuto luogo a Civitella San Paolo, in provincia di Roma, il 20 ottobre scorso, su "La moneta Euro e la sovranità monetaria», un applaudito intervento ha svolto il prof. Giacinto Auriti, Segretario Generale del Sindacato Antiusura Saus.
Sull'avvenimento, il Saus ha diramato il seguente comunicato:
“Si considera la pagliuzza della piccola usura e si ignora la trave della proprietà popolare della moneta e della grande usura.
"Ciò che scandalizza è che tutti riconoscono ormai la piena validità della teoria della "proprietà popolare della moneta», ma presumibilmente per plagio culturale i magistrati non la applicano.
"All'atto dell'emissione, infatti, la banca centrale emette prestando alla collettività il denaro che dovrebbe accreditare, perché crea il valore della moneta non chi la emette, ma chi l'accetta. Pertanto non si tratta di rimettere debiti, ma di dichiarare non dovuti crediti spacciati per debiti. E’ questa la più grande truffa di tutti i tempi, passata inosservata perché troppo evidente. Facendo leva, infatti, sul riflesso condizionato, causato dall'abitudine secolare di dare un corrispettivo per avere denaro, le banche centrali hanno indotto tutti i popoli del mondo ad accettare la propria moneta, all'atto dell’emissione, col corrispettivo del debito.
"Oggi i mass media hanno evidenziato con grande rilievo il pericolo della guerra chimica e delle epidemie da carbonchio. Nessuno ha considerato il dramma della ben più micidiale e deleteria malattia sociale dei "suicidio da insolvenza”, resa ineluttabile per il costo del denaro all'atto dell'emissione del 200%. La banca centrale emette infatti il denaro solo prestandolo e poiché - come si è detto crea il valore della moneta non chi la emette ma chi l'accetta, la banca addebita ciò che dovrebbe accreditare prestando il dovuto.
Il Sindacato Antiusura - Saus, invita i debitori insolventi che avessero programmato il proprio suicidio, a rinunciare a suicidarsi aderendo allo sciopero dei debitori proclamato dal Sindacato.
“Si invitano i Magistrati, gli organi esecutivi e gli operatori del recupero crediti a astenersi dal promuovere azione di turbativa dei debitori per la riscossione dei debiti notoriamente non dovuti, con avvertimento delle eventuali responsabilità civili e penali per i probabili suicidi da legittima insolvenza".
"Si impone pertanto per esigenza di salute pubblica la moratoria dei debiti in attesa che si dichiari ufficialmente di chi sia la proprietà della moneta all'atto dell'emissione”.
Avv. prof. Giacinto Auriti
(da http://www.ripari.it/simec/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=58)
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