NOI SIAMO PER LA PROPRIETÀ POPOLARE DELLA MONETA
Per comprendere meglio vi invitiamo a leggere e scaricare il volume dal titolo: IL VALORE DEL DIRITTO del prof. GIACINTO AURITI |
NOI SIAMO PER LA PROPRIETÀ POPOLARE DELLA MONETA. |
- che crea il valore della moneta la collettività e non le banche centrali che la emettono, così il simbolo-carta acquista valore a costo nullo per il semplice fatto che ci si mette d'accordo che lo abbia; - che la moneta è misura del valore per convenzione (come ogni unità di misura) ; - che la moneta ha la qualità del valore perché misura i beni economici e come ogni unità di misura ha necessariamente la qualità corrispondente all’ oggetto da misurare (esempio il metro ha la qualità della lunghezza perché misura la lunghezza ) ; - che le banche centrali emettono la moneta prestando il dovuto, trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro; - che la moneta, pur essendo un bene collettivo, è di proprietà individuale perché, per indotto giuridico causato dalla convenzione, ogni portatore è proprietario della sua moneta e pertanto la proprietà della moneta, all'atto dell'emissione, deve essere attribuita ai cittadini e non alla banca; - che tale principio, che operava universalmente quando la moneta era espressa con simbolo merce (oro), era stravolto con la moneta nominale: infatti mentre con la moneta d'oro il portatore ne era il proprietario, con la moneta nominale ne diventava inconsapevolmente debitore; |
CONSTATATO |
- che, facendo leva sul riflesso condizionato causato dall'abitudine secolare di dare sempre un corrispettivo per avere denaro, le banche centrali inducono i popoli del mondo ad accettare la propria moneta all'atto dell'emissione col corrispettivo del debito (cioè in prestito) pur essendo il procedimento creativo di moneta nominale realizzato con simboli di costo nullo (oro di carta); - che in tal modo le banche centrali caricano il costo del denaro all'atto dell'emissione del 200% prestando il dovuto, ossia addebitando il valore monetario che avrebbero dovuto accreditare; - che i popoli del mondo vengono così non solo espropriati e indebitati per un valore pari a tutto il denaro in circolazione ma sono fatti precipitare nella condizione angosciosa di debitori ineluttabilmente insolventi con la beffa di subire come "democrazia" l' "usurocrazia"; - che questa situazione consolida, per prassi bancaria, i reati di truffa, associazione a delinquere, falso in bilancio, usura ed istigazione al suicidio da insolvenza (come malattia sociale che non ha precedenti nella storia) perché la banca centrale, PRESTANDO IL DOVUTO, carica il costo del denaro del 200% e rende impossibile la puntualità dei pagamenti; |
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D I F F I D A la B C E |
- nessuna norma del trattato di Maastricht stabilisce di chi sia la proprietà dell'EURO all'atto dell'emissione; - non si può dire chi sia debitore e chi creditore nella fase di circolazione; - l'EURO non può, quindi, essere accettato come moneta di corso legale perché manca la certezza del diritto; -il fatto, per la sua notorietà, non necessita del sostegno di alcun mezzo di prova o di accertamento giudiziario. |
In virtù di quanto innanzi premesso, il sottoscritto, nella qualità dedotta, avanza formale diffida alla Banca Centrale Europea, in persona del Governatore pro-tempore, ad astenersi da qualunque forma di emissione di euro perché il vizio di nullità è di tale rilievo da impedire, per carenza assoluta della certezza del diritto, la nascita del valore monetario convenzionale. Si fa presente, con l'occasione, che la proprietà dell'EURO dev'essere riconosciuta a tutti i cittadini europei sin dall'atto dell'emissione perché sono costoro che, accettando la moneta, ne creano il valore e, quindi, ne acquistano la proprietà. Di conseguenza la B.C.E., non essendo proprietaria dei valori monetari, non può prestarli ai cittadini.Tutto l'EURO che sarà emesso dovrà essere accreditato alle collettività nazionali che, contestualmente all'emissione, vanno riconosciute proprietarie della loro moneta. Posto che la recente scoperta scientifica del valore indotto ha dimostrato che tutti possono prestare denaro, tranne chi lo emette, il mancato rispetto di questo principio consoliderebbe i reati di truffa, usura, falso in bilancio, associazione a delinquere e, consequenzialmente, istigazione al suicidio da insolvenza; tutto ciò in applicazione anche di norme penali vigenti ed uniformi in tutti gli Stati europei. Ove mai la presente diffida non fosse accolta i popoli europei si andrebbero ad indebitare verso la B.C.E.senza alcun corrispettivo e per un debito, non dovuto,pari alla massa monetaria in circolazione. In mancanza di riscontro lo scrivente Sindacato si vedrà costretto a rivolgersi alla Corte di Giustizia Europea. Chieti, lì 01.06.2001. F.to II Segretario Generale del Sindacato Antiusura SAUS Avv.Prof. Giacinto Auriti Relata di notifica ad istanza come in atti, io sottoscrìtto Ufficiale Giudiziario, addetto all'UUNEP presso il Tribunale di Chieti, ho notificato copia del su esteso atto, conforme all'originale, alla Banca Centrale Europea, in persona del Governatore protempore, con sede in, Kaiser Strasse n. 29 D. 60311 Frankfurt/am/main/German y, ciò ho fatto mediante servizio postale ai sensi di legge. Chieti, 2 Giugno 2001. F.to Ufficiale Giudiziario Papale Luigi Dell'Ufficio Unico Esecuzioni Tribunale di Chieti. Di conseguenza il sindacato antiusura S.A.US., malgrado abbia abbondantemente dimostrato che tutti possono prestare denaro tranne chi lo emette; |
PRENDE ATTO |
- che, malgrado la notorietà dei fatti qui evidenziati e regolarmente denunciati alla Procura della Repubblica del Tribunale di Teramo (in data 8-3-93) e pur essendo stato presentato al Senato della Repubblica Italiana il Disegno di Legge "PER LA PROPRIETÀ' POPOLARE DELLA MONETA" (XII Legislatura, n. 1282, e XIII Legislatura, n. 1889 su iniziativa dei Senatori Natali, Monteleone, ed altri), il problema è stato del tutto ignorato dalle Autorità Statali. L'attuale assoluta inefficienza degli organi statuali a liberare la collettività nazionale dall'asservimento alla grande usura della Banca Centrale, invita i cittadini a farsi giustizia per proprio conto, convenzionalmente, per legittima difesa, usufruendo del SIMEC: l’ unica moneta al mondo di proprietà del portatore. |
DEFINISCE |
MANIFESTO per la GIUSTIZIA MONETARIA |
Per garantire la moneta come strumento di diritto sociale vanno rispettati i seguenti principi: 1).Moneta di proprietà del portatore. 2).Senza riserva. 3).Rarità monetaria controllata e finalizzata agli interessi sociali e non a quelli dell'usura. 4).Reddito monetario di cittadinanza. 5). Codice dei redditi sociali. 6).Trattenuta all'origine dei fondi per esigenze fiscali di pubblica utilità. 7). Moratoria dei debiti (ed eventuale sciopero dei debitori) in attesa dell'accertamento della proprietà dei valori monetari e della relativa compensazione di dare-avere. 8).Costituzione di un dicastero per il risarcimento danni da usura (analogo al risarcimento danni di guerra). 9). Divieto di signoraggio: tutti possono prestare moneta tranne chi la emette. |
Manifesto presentato dal Prof.Avv. Giacinto Auriti segretario generale del Sindacato Anti USura S.A.US. al convegno di Guardiagrele (CH) ITALIA "Giustizia monetaria" il 13-09-02 |
- che crea il valore della moneta il popolo, che l'accetta come mezzo di pagamento e non la banca centrale che la emette; - che le banche centrali emettono la moneta prestando il dovuto, ossia trasformando i popoli da proprietari in debitori del proprio denaro; - che nessuna norma del trattato di Maastricht statuisce di chi sia la proprietà dell’ EURO all’ atto dell’ emissione e che pertanto non si puo’ stabilire chi sia creditore e chi debitore nella fase della circolazione, per l’ incertezza del diritto. - che, malgrado le numerose denunce per truffa, associazione a delinquere, falso in bilancio, usura, istigazione al suicidio da insolvenza, nessun provvedimento giudiziale è stato all'uopo emesso; - che i detti reati sono stati denunciati sulla base di fatti notori che, per assumere rilevanza giuridica, non necessitano ne di prove, nè, tantomeno, di accertamento giudiziale. - che i magistrati vanno sollecitati ad assumere valide iniziative giudiziali, concedendo come provvedimento d’ urgenza la moratoria dei debiti, a fronte delle drammatiche situazioni in cui esplode l’ angoscia dell’ insolvenza ineluttabile, e la malattia sociale del suicidio per debiti non dovuti a effetto dell’ usurocrazia che non ha precedenti nella storia. |
PERTANTO CONTO CORRENTE POSTALE NUMERO 128 05 669 |
1 Commenti:
Moneta senza riserva e Stato che stampa soldi... orrore...
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