giovedì, aprile 21, 2005

Cosa dobbiamo capire.

DA WWW.SIGNORAGGIO.COM
Un ottima analisi da cui estraggo questo colloquio. (qui l'articolo originale)
E' il fulcro del discorso sul signoraggio, chi non si sforza a capire questo rimane imbottigliato (e ci lascia imbottigliati).

“La Banca di Italia è privata, totalmente privata, ragazzi!
I proprietari sono le banche e i gruppi bancari più grandi di Italia (naturalmente privati anch’essi).
· Gruppo Intesa (27,2%),
· Gruppo San Paolo (17,23%),
· Gruppo Capitalia (11,15%),
· Gruppo Unicredito (10,97%),
· Assicurazioni Generali (6,33%),
· INPS (5%),
· Banca Carige (3,96%),
· BNL (2,83%),
· Monte dei Paschi di Siena (2,50%),
· Gruppo La Fondiaria (2%),
· Gruppo Premafin (2%),
· Cassa di Risparmio di Firenze (1,85%),
· RAS (1,33%)...
Sorrido all’immagine del pubblico che tace, dubbioso, spiazzato, scettico, all’inizio.
Poi, un mormorio, un consultarsi l’un l’altro, un confrontarsi con le proprie idee e conoscenze, economiche e politiche.
[...]
“Bankitalia S.p.A. stampava le nostre lire, quindi erano dei privati che stampavano le nostre lire e le prestavano allo Stato, Stato Sovrano, con l’aggiunta di interessi, ovviamente, il famoso tasso di sconto. Ma quale sconto, poi?”
“Oggi c’è l’euro e il tutto è gestito dalla BCE, che appartiene alla Banca d’Italia, per il 14,57% e per altre percentuali ad altre Banche Centrali degli Stati Membro – compresa la Banca Centrale di Inghilterra, 15,98% - che non usa neanche l’euro!”
“L’euro è prestato allo Stato dietro la cessione di Obbligazioni e CCT, che poi Noi cittadini dobbiamo rimborsare, tramite le tasse!”
“Una banconota da 100 euro costa 3 centesimi, ad emetterla (stampa, carta, colore, tecniche di contraffazione) ma lo Stato, ossia Noi, deve dare 100 euro veri per averla! Frutto di lavoro, di sudore vero, non di una semplice operazione di stampa meccanizzata.
Più il 2,5% del tasso di sconto!”
“Loro spendono 3 centesimi e Noi gli diamo 102,5 euro! Ma è roba da matti o no?
Ma qui ragazzi stiamo scherzando?”
“Vi siete mai chiesti perché esistono le banconote di 500 euro? Eccolo il perché!”
“Vi ricordate quando Tremonti propose di avere la banconota da 1 e 2 euro?
Ve lo ricordate o no? Siete svenuti? Pensavo le sapeste ‘ste robe qua, è così da 300 anni!”
“In ogni caso, a quelli ancora coscienti:
Duisemberg, allora capo alla BCE, rispose che all’Italia non conveniva la stampa delle banconote da 1 e 2 euro perché avrebbe perso, lo Stato Italiano, il diritto al signoraggio sulle monete metalliche”
“Che cosa significa? Cos’è ‘sto signoraggio?
Il signoraggio è la differenza tra il valore intrinseco e il valore nominale della moneta.
Bello, e detto così uno potrebbe anche dire: e allora?”
“Il fatto è che la Banca d’Italia prima (ricordiamoci che dietro ci sono dei signori privati, non è un Ente Statale) e la BCE ora, stampa con 3 centesimi un pezzo di carta colorata che ci affitta, ad esempio, a 100 euro (più il tasso di sconto, che LORO decidono). “
“102,5 meno 0,03 è il signoraggio della Banca Centrale Europea su ogni banconota da 100 euro.
Lo stesso vale per i pezzi da 5, 10, 20, 50, 200, 500.”
“100 è il valore nominale o valore di facciata (perché stampato sulla faccia della moneta, in questo caso banconota) e 0,03 è quanto costa al “signore” fare questa moneta, il c.d. valore intrinseco, dato dal materiale di cui è composta la moneta (carta per la banconota, metallo per le monetina) e il lavoro necessario ad “emetterla” (stampa per la banconota, conio per la monetina)”
“Nel caso di moneta metallica, il signoraggio va allo Stato, perché è lo Stato a stampare, ossia a coniare, la monetina.”
“In questo caso il costo (valore intrinseco) è più alto, circa 15 centesimi, quindi il signoraggio è minore (e poi le monete sono una minuscola frazione della massa monetaria circolante).
Lo Stato ci rimette a stampare le monete da 1 centesimo, 2, 5, 10 centesimi di euro!!!”
“Ecco perché Duisember disse a Tremonti che all’Italia non conveniva stampare banconote da 1 e 2 euro. Il guadagno sul signoraggio va all’Ente che emette moneta, semplice no?
Le banconote le emette la Banca Centrale Europea, le monetine il Ministero del Tesoro”
“Pensate a quante banconote ci sono in giro! Togliete il costo per averle “create”, e il resto va in tasca ai banchieri privati! Sono le nostre tasse! Noi paghiamo le tasse per rimborsare un prestito di carta colorata a dei banchieri privati!”
“Lo sapete o no che è questo che determina il Debito Pubblico?
Vi siete mai chiesti verso chi siamo in debito?
Chi di voi ha mutui, prestiti, fidi, è in debito verso la banca che ha fatto il prestito.
Questa è una cosa privata, tra Voi e la banca (anche se poi non è cosi ma parleremo dopo della Riserva Frazionaria).
Tutti, comunque, hanno una parte del Debito Pubblico. Anche i bambini appena nati.
Verso chi? Verso la Francia? La Germania? Il Giappone? No, verso i banchieri privati! Naturalmente quando uno ha un debito, occorre pagarlo o per lo meno pagarci sopra gli interessi”
“Ogni anno l’Italia ha i conti in positivo, come un padre di famiglia che a fine mese gli avanzano 200 euro dallo stipendio dopo aver pagato tutte le spese!”
“Questo lo Stato lo chiama “Avanzo Primario”.
Però poi occorre conteggiare gli interessi sul Debito Pubblico e allora lo Stato Italiano va in Deficit.
Ossia al padre di famiglia che pensava di avere risparmiato 200 euro, viene presentato un conto a sorpresa di 450 euro! E va in rosso! Tutto qui”
“Non capisco perché lo Stato può coniare monete ma non stampare banconote.
Non capisco perché lo Stato può emettere miliardi di euro in Obbligazioni e CCT ma non può emettere valuta propria, non sottoposta a interessi di gruppi privati.
Non capisco perché lo Stato Italiano abbia abdicato alla Sovranità Monetaria, regalando, per Legge, il potere di emettere moneta a dei banchieri privati.
Non capisco perché i nomi degli azionisti della Banca d’Italia sono celati.”
Io, invece capisco perché sia stato ucciso Kennedy (questi sì che sono miti!).
JFK aveva fatto stampare dei dollari garantiti in argento dal Governo Federale e che portavano stampato la scritta “United States Note” invece che la solita “Federal Reserve Note”.
Infatti negli Stati Uniti il discorso è lo stesso, con la Federal Reserve che è creduta Riserva Federale dal Popolo Americano ma che è una Ditta privata (si trova sulle pagine gialle, alla pari di Federal Express).
Anche Lincoln emise, durante la Guerra Civile, dei biglietti di Stato, i “greenback”. E poi Torrijos, e pochi altri…
E non capisco perché Beppe Grillo non parli di tutto questo.
Lui che sa tutto il giro del fumo. Che ha conosciuto anche il Prof. Giacinto Auriti, docente universitario di diritto, il quale ha denunciato la Banca d’Italia perché le banconote che questa emette non sarebbero neanche legalmente di sua proprietà, ma di proprietà del Popolo, che l’accetta e quindi “induce” in esse il valore indicato dalla stampa. Alla Banca d’Italia va pagato il costo tipografico, il lavoro di stampa eseguito e nient’altro! Infatti, la banconota di per se non vale nulla e nulla rappresenta.
Negli anni ’70 portavi 35-37 dollari in banca e la banca ti dava 1 oncia d’oro (all’incirca).
Ogni moneta nazionale era convertibile in dollari, quindi, virtualmente in oro.
Nel 1971, Nixon eliminò la convertibilità in oro del dollaro e quindi da quel giorno caddero i termini di Bretton Woods e sulle monete nazionali perse significato la scritta “pagabile a vista al portatore”.
Naturalmente, l’euro non la riporta più.
Quindi continuate ad andare a vedere il Beppe, ci andrò anche io, ma per farmi due risate, amare, non certo perché conto sul suo aiuto riguardo al signoraggio. Ormai!
La prossima volta parleremo della Riserva Frazionaria, che è grave quanto il Signoraggio privato dei Banchieri.
Anche se, in realtà, il fatto grave è la nostra condizione di ignoranza, un po’ voluta da noi stessi, per paura o scellerata superficialità e un po’ voluta dai nostri politici (a detta di Ezra Pound “i politici sono i camerieri dei banchieri”) disonesti e condiscendenti, come i giornalisti e tutti QUELLI CHE SANNO MA NON DICONO.

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